Scanner, fotoritocco ed elaborazioni

Leica M2

Come ho già spiegato su queste pagine, ho acquistato uno scanner come surrogato della camera oscura. Per motivi di spazio, ho rinunciato a stampare con l'ingranditore usando lo scanner per acquisire negativi e diapositive. Con un programma di fotoritocco e una stampante a getto d'inchiostro ho cercato di sostituire la camera oscura.
In realtà l'acquisizione di immagini al computer apre nuove strade che non è corretto confrontare con i metodi di stampa fotografici. I più tradizionalisti rimproverano alle immagini digitali l'assenza di risoluzione e le palettes di colori spesso limitate mentre i fanatici dei pixel mettono in evidenza l'immediatezza e la semplicità del digitale. Credo che sia una questione oziosa; ogni mezzo che permette l'espressione di fantasia e creatività ha motivo di esistere a prescindere dalle caratteristiche tecniche.
Attualmente, con le nuove fotocamere da 5-10 megapixels è possibile ottenere stampe 24 x 30 paragonabili a quelle tradizionali a patto di non usare formati di file eccessivamente compressi. La facilità di archiviazione, la possibilità di rivedere subito gli scatti eseguiti senza aspettare i tempi di trattamento del film, rendono la foto digitale assai appetibile. Inoltre il costo delle macchine digitali è sceso di molto rispetto a quello degli apparecchi tradizionali.


Se la vostra stampante ha una risoluzione massima di 500 dpi vale la pena acquisire un immagine a 2800 dpi ? Occorre tener presente che i computer normali con Windows e con 512 mB-1gB di ram maneggiando files non compressi di grandi dimensioni possono perdere colpi e che immagini esageratamente grandi sono difficili da archiviare. Una strada facilmente percorribile è quella di impiegare una normale macchina fotografica e di acquisire diapositive e negativi con uno scanner. Le regole d'oro da tenere a mente sono queste:

Un'altra cosa da tenere a mente è la durata limitata nel tempo delle stampe a getto d'inchiostro che tendono a scolorire e a ingiallire. Le particolari carte per stampe fotografiche non risolvono completamente questo problema. Nonostante questi limiti, l'elaborazione d'immagine digitale consente di raggiungere traguardi notevoli - per la capacità di modifica del colore, i ritocchi, le mascherature e gli effetti - nemmeno immaginabili con le tecniche tradizionali di camera oscura (pensate agli "occhi rossi" del flash o al restauro di vecchie immagini o ai "blue screen").


 





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©   Stefano Cairoli   2009