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La rete delle reti

Come altri progressi tecnologici, il concetto di rete globale è nato per scopi militari. La madre dell'odierna internet era la rete Arpanet, nata negli anni '60 per collegare tutti i centri di ricerca e tutte le università americane. Non aveva nodi centralizzati per resistere ad un eventuale attacco nemico (si era in piena guerra fredda!).
Il primo passo che fissò le basi per lo sviluppo di internet così come la conosciamo, fu la creazione di un protocollo di comunicazione (il famoso TCP/IP) che consentisse lo scambio di dati tra macchine con caratteristiche e sistemi operativi diversi. Il secondo passo, fu quello di impiegare una visualizzazione ipertestuale che consentisse di navigare nei documenti resi disponibili dai vari nodi della rete.
L'avvento del personal computer alla portata di tutti, lo sviluppo del software e delle telecomunicazioni ha fatto il resto.

A che serve

Sinceramente non so rispondere in quattro parole. Oltre alla comodità indubbia di servizi come la posta elettronica o l'ftp, la possibilità d'accedere a servizi d'informazione, insegnamento a distanza, E-commerce, home-banking, - uno degli ostacoli che comunemente si trovano navigando è la mole enorme d'informazioni. Mole talmente grande da rendere il mezzo poco immediato e spesso, scarsamente amichevole.
Come tutti i mezzi di comunicazione, internet è una finestra sul mondo. La sua utilità è legata alla nostra capacità di osservazione e al nostro giudizio.
Secondo me le potenzialità della rete sono poco sfruttate e la sfida è quella di inventare usi alternativi a quelli attuali. Altro punto da considerare è che internet ha, di fatto, aumentato il divario tecnologico ed economico tra le nazioni dove è diffusa e i paesi del terzo mondo dove non lo è. Riuscire a portare connettività impiegando modi alternativi alle grosse infrastrutture potrebbe essere il modo giusto per favorire lo sviluppo di aree attuamente depresse.


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Stefano Cairoli © 2004